La cheratosi attinica è una lesione precancerosa della pelle che si manifesta generalmente dopo i 40 anni sulla superficie della pelle, prevalentemente quella del viso, del dorso delle mani, del cuoio capelluto (in soggetti calvi) e delle labbra soprattutto a causa dell’effetto cumulativo dell’esposizione al sole.
E’ una lesione pericolosa in quanto stando ad informazioni fornite dal sito del Ministero della Salute se “ben il 26% delle cheratosi attiniche regredisce spontaneamente, … fino al 60% può evolvere in carcinomi cutanei a cellule squamose.”
Anche se in alcuni casi, quando si manifestano le lesioni danno sintomi come prurito e bruciore, alcune volte sono asintomatiche.
Ecco perché è più che mai valido in questo caso il detto “prevenire è meglio che curare”.
Quali regole seguire per la prevenzione?
- Quando il sole è al suo picco, ovvero tra le 11 del mattino e le 4 del pomeriggio circa, è limita o evita proprio il tempo trascorso all’aperto e quindi l’esposizione solare
- Trenta minuti prima di andare all’aperto applica una crema solare con fattore di protezione 30 o maggiore. E ricorda che visto che il sudore, come l’acqua lo diluiscono notevolmente, ricordati di ripetere l’applicazione più volte mentre sei fuori
- Utilizza anche una crema solare specifica per le labbra
- Ricorda che fino ai 12 mesi di età i bimbi non devono essere esposti ai raggi diretti del sole
- Indossa abiti protettivi, un cappello e occhiali da sole che proteggano dai raggi UV
- Consulta uno specialista se ti compaiono lesioni cutanee dolorose, che bruciano, trasudano o sanguinano, diventano squamose o che sono “nuove” sulla tua pelle e non sai interpretare
Se hai notato i suggerimenti qui riportati hanno quasi tutti con l’esposizione al sole. Perciò ora che siamo in estate trovano ancora maggiore applicazione. Ricorda: la migliore prevenzione per la cheratosi attinica è PROTEGGERSI DAL SOLE.
Tra le terapie usate per evitare l’evoluzione in carcinomi squamo cellulari ci sono la criochirurgia, la terapia fotodinamica o PTD, o le terapie topiche con sostanze antiblastiche o immunomodulati. Ovviamente l’ultima parola su gravità della situazione e percorso terapeutico adatto sarà quella del dermatologo.
Nostra responsabilità, invece, specialmente ora che siamo in estate, rimane la fase di PREVENZIONE!
L’Equipe del Centro Ricerche Mediche
Le informazioni riportate non sostituiscono alcun consiglio o parere medico.