Sappiamo che la magnetoterapia è una forma di fisioterapia che utilizza l’energia elettromagnetica, ovvero l’applicazione a scopo terapeutico di un campo prevalentemente magnetico originato da frequenze basse e alte.
Ciascun organismo genera un campo magnetico che, per il mantenimento di un ottimale stato di salute, dev’essere mantenuto in “equilibrio”. Cosa potrebbe influenzare questo equilibrio? Gli stimoli esterni che lo possono influenzare negativamente sono molteplici e vanno dagli alimenti alle emozioni all’inquinamento ambientale ed elettromagnetico.
Come agisce la magnetoterapia? A livello fisiologico la magnetoterapia agisce a livello cellulare ripolarizzando le cellule e riequilibrando la permeabilità della membrana cellulare con l’effetto di ripristinare il corretto potenziale di membrana che è fondamentale per assicurare l’apporto di nutrienti e di ossigeno all’interno della cellula, potenziale che nelle cellule malate può risultare alterato.
Quindi gli effetti della magnetoterapia si traducono in azione antalgica, riparatrice dei tessuti, antinfiammatoria, antiedemigena. Può essere applicata senza controindicazioni nella maggior parte delle patologie (ad esclusione portatori di pace-maker, protesi metalliche valvolari o vascolari, protesi dotate di circuiti elettrici, per effetto dell’interazione con il campo magnetico, donne in stato di gravidanza, bambini in eta’ pediatrica, epilessia, neoplasie in corso) essendo una terapia non invasiva e sicura.
L’Equipe del Centro Ricerche Mediche
Le informazioni riportate non sostituiscono alcun consiglio o parere medico.
